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lunedì 3 giugno 2013

L'ultima parola (monologo)


Gli ultimi dieci anni indagati con l'occhio ironico e poetico
di un pupazzo, Mario,
venuto alla luce da un groviglio inanimato di stoffa e cartapesta, come un
novello Cavaliere
Inesistente, proprio nel 2002.
Dieci anni vissuti tra claustrofobiche paure di
attentati,
invenzioni di piccole patrie, odio del diverso, servitù volontarie e spoliazione dei
significati
di ogni parola.
La realtà deformata, surreale e intima di un protagonista non-umano che
ridona una
voce e un volto umani agli sconfitti di un decennio.
Sul palco Mario, il pupazzo,
accompagnato dai
fraseggi di Oscar, il burattinaio, che farà da controcanto collettivo allo
sviluppo della storia.


"Io, Mario, nato molesto, sbagliato, irrequieto, brutto, informe, un
cappuccio abbassato su un
viso sgraziato che e' sfida, graffio urticante allo stomaco del mondo.

Sono la quiete del polline
che respira in ascolto l'aria del mattino, nel sottofondo di un
paesaggio invernale. Con la
primavera in agguato pronta a farmi detonare all'alba di un nuovo
orizzonte."

Di e con Oscar
Agostoni
www.agognomico.it

DOMENICA 9 GIUGNO h. 22
PARCO CASCINE CHIESA ROSSA (palco 2)

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