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mercoledì 21 maggio 2014

Le politiche sociali a Gratosoglio

1.350.000 EURO



In quartiere non esistono spazi sociali. Per spazi sociali noi intendiamo spazi in cui potersi incontrare senza pagare gli affitti, sempre troppo onerosi, che ALER o Comune di Milano chiedono. Le realtà del quartiere, quelle senza soldi, ma anche senza bisogno di essere finanziate, non hanno luoghi in cui riunirsi o promuovere le proprie iniziative. Eppure a Gratosoglio ci sono scuole, caserme e altri edifici abbandonati. Gli spazi ci sarebbero. Basterebbe non assegnarli ai soliti noti con il perverso meccanismo dei bandi, ma sulla base dell’utilità sociale delle iniziative proposte. Il sistema dei bandi è un sistema che solo apparentemente garantisce uguali condizioni per tutti. In realtà favorisce solo le organizzazioni più grandi e ramificate che spesso hanno poco o nulla a che fare con il quartiere dove s’insediano. Gli spazi vuoti (ALER o Comune) sono davvero tanti e andrebbero assegnati alle realtà, anche piccole, che sono del quartiere, sono radicate sul territorio e che portano avanti iniziative anche se non ricevono lauti finanziamenti per farlo.
Qualcuno potrebbe obiettare che le politiche sociali in zona 5 sono ampiamente finanziate.  E’ vero, ogni anno alle cooperative sociali che operano a Gratosoglio, ricevono circa 1.350.000 euro. Che fine fanno questi soldi? Quali sono le ricadute sul territorio? Quali i servizi erogati? Il Comune si accontenta di leggere i resoconti e le relazioni delle cooperative sociali oppure verifica davvero sul territorio l’efficacia degli interventi finanziati? La sensazione che abbiamo, noi che questi finanziamenti non li riceviamo e nemmeno li chiediamo, è che servano solo a spartirsi le risorse tra i soliti soggetti, sempre gli stessi da molti anni. Noi, associazioni, comitati, gruppi, collettivi, realtà di base della zona, non vogliamo soldi, vogliamo spazi e li vogliamo gratis! Questo dovrebbe fare il Comune se avesse a cuore le politiche sociali in un quartiere di periferia: rendere disponibili gli spazi a tutte le realtà del territorio senza strangolarli con gli affitti!


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